La retorica di Steve Jobs

Questo discorso è stato pronunciato da Steve Jobs, il famoso fondatore di Apple, all’Università di Stanford il 12 Febbraio 2005 ai laureandi di quell’anno. Il suo intervento è incentrato sulla ‘voglia di fare’: non bisogna accontentarsi mai e occorre porsi sempre nuovi obiettivi. La laurea deve essere un punto di inizio e non un arrivo.

Analizzando il suo discorso possiamo notare come utilizzi tecniche retoriche allo scopo di intrattenere il più possibile gli studenti che ha davanti: pause pensate per far applaudire e ridere il pubblico e ripetizioni per fissare i concetti chiave.

La dispositio del suo intervento è basata su tre grandi parti, tre “storie”: la prima sul non abbattersi e cercare di andare sempre avanti perchè in futuro si riuscirà a capire il vero ‘quadro’ della tua vita; la seconda a proposito dell’amore e della perdita, la terza a proposito della morte.

La prima storia parla della sua vita: Steve Jobs racconta della sua infanzia e dei primi anni al college, delle sue scelte di cui non si è mai pentito e che lo hanno portato ai traguardi che tutti conosciamo. Ribadisce spesso il fatto che tutte le sue scelte le ha capite a distanza di tanto tempo, ha ‘unito i puntini’ una decina di anni dopo aver lasciato il college. 

La seconda parla a proposito dell’amore: Steve Jobs amava il suo lavoro e il prodotto che era riuscito a creare partendo da un garage e arrivando a un’azienda dal valore di 4.000 dipendenti. All’età di 30 anni fu licenziato dalla sua azienda e prese seriamente in considerazione l’idea di lasciare la Silicon Valley. Ma non si arrese del tutto perché amava ciò che faceva e quindi ricominciò da capo. 

Fondò altre aziende che poi furono acquisite da Apple e questo gli permise di rientrare in azienda.  Tutto ciò non sarebbe successo se non fosse stato licenziato, come quando lasciò il college. Afferma quindi di essere riuscito a trasformare ogni imprevisto della sua vita in nuove opportunità. Rievocando tali vicende ribadisce quanto sia stato fortunato a trovare il lavoro che ama in giovane età e spiega che proprio questo lo ha motivato ad andare avanti.

La terza storia parla della perdita e della morte, Steve Jobs  parla della sua esperienza davanti alla morte, quando gli fu diagnosticato un cancro al pancreas. E’ una parte toccante e drammatica del suo discorso, che vuole essere uno stimolo, lanciato all’uditorio, a vivere al meglio ogni giorno.

Steve Jobs con questo discorso intende spingere i ragazzi a non scoraggiarsi mai e cercare sempre di fare ciò che amano di più, perchè solo così riusciranno a dare tutti loro stessi e avranno molte più possibilità di raggiungere obiettivi importanti. Anche se spesso la vita ci mette di fronte a delle difficoltà dobbiamo riuscire a superarle, perché solo dopo riusciremo a inquadrare la situazione e a capire se le scelte fatte siano state giuste o no.

“Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.”

Elia Salucci, Cristian Carboni III C