L’occhio di chi entra in questo Istituto di solito è diretto verso l’elegante vela in acciaio, scultura simbolica di una scuola-nave che traghetta nel mare magno della conoscenza. Da qualche giorno però è catturato da un’altra opera, piu piccola, modesta, ma dirompente: un paio di decolté rosso fuoco accanto ad un calice cristallino sopra un cuscino sgualcito, a destra, un filo per panni e tanti biglietti appesi.
E’questo il simbolo della Giornata contro ogni tipo di violenza sulle donne, che L’ Istituto Laurana Baldi, in entrambi le sedi, ha scelto di tenere vivo non solo il 25 Novembre, ma ogni giorno a venire, perché il valore della donna è sempre, eterno e illimitato.
Così all’interno delle classi, docenti ed alunni insieme hanno discusso e indagato sulla barbarie della violenza di genere di ieri e di oggi, dalle costrizioni famigliari imposte alla Monaca di Monza, costretta ai voti contro sua natura, alla Vergine Piccarda raccontata da Dante, rapita da un monastero e forzata al matrimonio, fino alle due sorelle Mirabal, violentate e assassinate dalla feroce dittatura dell’ America Latina.
Riflessioni poi trasformate in scritti, postit o simboli personali che gli studenti hanno appeso a quel filo, non più usato per stendere panni e doveri domestici, ma per mostrare amore verso le donne e diritti inalienabili.
Perché conoscere il passato ha senso quando esce dai libri e migliora il presente
Prof.ssa Fabiana Ciacci
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