Il reciproco stato di belligeranza tra Egitto ed Israele , risalente alla guerra arabo-israeliana del 1948, culminò con la guerra del Kippur nel 1973 e fu seguito dal loro primo trattato internazionale, trattato di pace israelo-egiziano del 1979 entrato in esecuzione un anno dopo la stipulazione degli accordi di Camp David firmati sotto la mediazione diretta della presidenza di Jimmy Carter. I rapporti diplomatici completi vennero stabiliti a partire dal 26 gennaio del 1980. L'Egitto possiede un'ambasciata a Tel Aviv e un consolato a Eilat; da parte sua Israele mantiene un'ambasciata a Giza (Greater Cairo) e un consolato ad Alessandria d'Egitto. La situazione di pacificazione tra le due nazioni confinanti perdura ininterrottamente dal 1979, tanto che l'Egitto è divenuto nel frattempo un importante partner strategico di Israele.
Nell'agosto del 2011 si svolsero, però, degli attacchi transfrontalieri avvenuti nel Sud d'Israele ; gli aggressori - partendo proprio dal territorio egiziano - riuscirono ad uccidere otto israeliani; secondo quanto riferito otto degli attaccanti furono subito dopo abbattuti dalle forze di sicurezza israeliane e gli altri due da quelle egiziane. Rimasero infine colpiti a morte anche cinque dei loro soldati. In risposta la folla prese d'assalto l'ambasciata israeliana; durante le proteste che ne seguirono Ahmad Al-Shahhat salì sul tetto dell'ambasciata e ne rimosse la bandiera di Israele la quale fu poi data alle fiamme dai manifestanti. Il 5 agosto del 2012 venne messo in atto l'attacco di confine tra Egitto e Israele, quando uomini armati tesero un agguato ad una base militare egiziana situata nella penisola del Sinai, uccidendo 16 soldati e rubando due auto blindate. Gli assalitori attraversarono il passaggio di frontiera di Kerem Shalom diretti verso il territorio israeliano, dove uno dei veicoli fu fatto esplodere; ingaggiarono poi uno scontro a fuoco con i militari delle Forze di difesa israeliane, durante il quale sei degli aggressori vennero abbattuti. Nessun israeliano rimase ferito.
Israele sta costruendo una recinzione lungo il suo confine con l'Egitto conosciuta come la "barriera tra Egitto e Israele"; questa secondo le intenzioni dovrebbe estendersi partendo dal passaggio di Kerem Shalom a Nord fino a giungere ad Eilat a Sud. La recinzione era stata progettata inizialmente per bloccare l'infiltrazione di rifugiati e richiedenti diritto di asilo dall'Africa, ma ha assunto un'urgenza maggiore con la caduta del regime di Hosni Mubarak in Egitto. La Barriera tra Israele e la Striscia di Gaza è la demarcazione della frontiera tra le due amministrazioni, e fu costruita sotto la guida del Primo Ministro israeliano Yitzhak Rabin. La barriera è alta cinque metri, è sormontata da filo spinato, torri di controllo alte 30 metri, telecamere di sicurezza e allarmi. Lungo il confine con l'Egitto i muri sono in acciaio o calcestruzzo. I primi 60 km di barriera sono stati costruiti nel 1994, poco dopo la firma degli accordi di Oslo, sotto la guida del Primo Ministro israeliano Yitzhak Rabin. Essi furono completati nel 1996, ma sono stati in gran parte demoliti dai palestinesi all'inizio della seconda Intifada nel 2000. Fra il dicembre 2000 e giugno 2001, la parte della barriera che separa la Striscia di Gaza da Israele è stata ricostruita. È stato aggiunto un chilometro di zona cuscinetto e nuovi posti di controllo. Ai soldati israeliani sono state fornite anche nuove regole di ingaggio, che, secondo Ha'aretz (quotidiano israeliano, fondato nel 1919 e pubblicato in lingua ebraica), prevedono di fare fuoco contro chiunque si aggiri in quest'area di notte. Lungo il confine con la Rafah egiziana (città palestinese nel sud della Striscia di Gaza), Israele ha istituito una zona cuscinetto di 200-300 metri, conosciuta come la "Philadelphi Route". Per poter costruire questa zona cuscinetto sono tate demolite numerose abitazioni di palestinesi.
Israele ritiene che la barriera sia stata efficace nel prevenire la penetrazione di terroristi e kamikaze da Gaza. L'efficacia della barriera ha indotto un cambiamento nella tattica dei terroristi e dei kamikaze palestinesi, che hanno cominciato ad utilizzare razzi Qassam e mortai a fuoco oltre la barriera. La barriera è stata costruita per impedire l’arrivo nei territori israeliani di immigrati clandestini e per prevenire le incursioni di presunti terroristi islamici; in effetti entrambi i fenomeni sono aumentati dopo la caduta del regime egiziano di Hosni Mubarak, avvenuta nel febbraio 2011 , e il conseguente vuoto di potere che si è creato nella regione del Sinai, al confine con Israele.
Negli ultimi mesi il nuovo governo egiziano sta cercando di imporre la sua autorità nella regione; mentre il primo ministro israeliano Netanyahu ha velocizzato i lavori di costruzione della barriera. Infatti la sicurezza e la lotta all’immigrazione clandestina sono due punti fondamentali della sua ultima campagna elettorale. Il suo governo ha anche espulso alcuni immigrati e imposto sanzioni penali a chi li assume senza permesso di lavoro. Negli ultimi anni più di 60.000 africani, provenienti soprattutto dal Sudan e dall’Eritrea, sono entrati illegalmente in Israele in cerca di lavoro o per scappare dalle persecuzioni subite nei loro Paesi. Molti di loro hanno subito maltrattamenti e sono stati ingiustamente discriminati una volta arrivati in Israele. Ci sono tre punti di attraversamento della barriera: a nord il valico di Erez verso Israele, a sud il valico di Rafah verso l'Egitto, a est il valico di Karni, utilizzato solo per le merci.
Xhesika Farruku III A LSO
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