Dopo una preparazione di circa un mese e un approfondito lavoro in classe, le classi terze dell'Indirizzo Scientifico del Liceo “Laurana-Baldi”, accompagnati dalle docenti Emanuela Clini, Maria Grazia Fabi e Silvia Cerboni Baiardi, venerdì 4 maggio scorso hanno finalmente fatto un'esperienza emozionante e coinvolgente presso la Fondazione Golinelli di Bologna, la nuova cittadella per la conoscenza che è uno tra i più grandi laboratori sperimentali a fini didattici nel campo delle scienze e della tecnologia. Nonostante la levataccia e la partenza alle 6 di mattina, una volta a destinazione, la comitiva è stata accolta con entusiasmo dai ricercatori della fondazione, che hanno tenuto una breve lezione teorica per introdurre gli esperimenti di biologia che gli studenti avrebbero praticato in laboratorio durante la giornata. Tutti gli allievi si sono mostrati curiosi, interessati e attratti e per fortuna non è stato necessario attendere: quasi subito hanno potuto svolgere una prima prova sulla creazione di organismi geneticamente modificati (OGM) e poco dopo una seconda prova sull'estrazione di una proteina fluorescente (GFP), il tutto sperimentato su batteri di Escherichia Coli. Gli studenti sono rimasti estasiati alla vista di laboratori così all'avanguardia per le attrezzature e per tutto il materiale a disposizione, immersi nell'atmosfera altamente professionale che si respirava, muniti di camice, come veri biologi.
Dopo il pranzo al sacco e qualche minuto per riposare, è stato svolto l’ultimo esperimento della giornata, introdotto, come gli altri, da una prima parte teorica dedicata all'analisi forense per comprendere come il DNA possa essere utilizzato ad esempio per un test di paternità o per identificare un colpevole o una vittima irriconoscibile. I ragazzi, basandosi sui contenuti appresi, sono stati chiamati ad individuare il “batterio killer” fra tre campioni ricevuti, analizzando -senza saperlo a priori- il DNA del colpevole e dei sospettati, sorprendendosi a lavorare con precisione con precisione e senza errori come se fossero veri investigatori. Dopo un’attenta indagine tutti i ragazzi sono riusciti a scoprire chi fosse il colpevole e così, contenti e orgogliosi dei risultati raggiunti, dei nuovi apprendimenti e dell’esperienza vissuta, hanno fatto rientro a Urbino con la speranza di poter tornare presto alla Fondazione Golinelli. Luogo, ai loro occhi, quasi magico.
Bacchiani Roberto, Berretta Samuel, Carbini Denys III C
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