GIORNATA DEI DIRITTI UMANI: Nelson Mandela

Il 10 dicembre è stata la giornata mondiale dei diritti umani: una celebrazione sovranazionale nata a seguito della proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani avvenuta nella stessa data del 1948. Tuttavia, è bene ricordare che oggi possiamo celebrare questa festività solamente grazie all’impegno di innumerevoli uomini che hanno combattuto per affermare questi diritti, come Nelson Mandela. 

Nelson Mandela (18 luglio 1918 - 5 dicembre 2013) è uno dei simboli dei diritti umani più riconosciuti della nostra epoca. Nato a Transkei, in Sudafrica, Mandela operò attivamente per abolire la politica dell’apartheid (caratterizzata dalla discriminazione delle persone di colore) stabilita dal Partito Nazionale al potere entrando a far parte del Congresso Nazionale Africano. A causa del suo attivismo venne arrestato e, durante la sua detenzione, divenne un potente simbolo di resistenza per il nascente movimento anti-apartheid. Finalmente rilasciato dopo 27 anni di prigionia, Mandela si rimise subito all’opera e nel 1994 fu eletto primo presidente nero del Sudafrica e guidò la transizione delle leggi elitarie e dell’apartheid, conquistando il rispetto del mondo intero grazie al suo impegno per la riconciliazione nazionale ed internazionale. 

“Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare, perché l'amore, per il cuore umano, è più naturale dell'odio.”

Questa è una frase dello stesso Mandela che riassume il suo operato e il messaggio di fratellanza che ha lanciato al mondo, per farci capire che siamo tutti uguali, abbiamo tutti pari diritti: siamo tutti umani.

 

 

Matteo Pettinari, IIIC LSA.