La Giornata internazionale della donna si festeggia ogni anno l’8 marzo.
Questa festa ci ricorda le conquiste politiche, sociali ed economiche della donna e le violenze che ha subito nella storia per riuscire a conquistarle. La data è stata scelta in memoria di quell’8 marzo 1908, quando le operaie dell’industria tessile Cotton di New York rimasero uccise in un incendio.
In occasione di questa giornata vorrei ricordare una grande donna: Frida Kahlo.
Frida Kahlo nacque il 6 luglio del 1907, a Città del Messico. A sei anni Frida Kahlo si ammalò di poliomielite, motivo per cui zoppicò tutta la sua vita. A 15 anni fu ammessa in una delle migliori scuole della città, con l’intenzione di voler studiare medicina.
Tutto cambiò nel 1923, quando incontrò il pittore Diego Rivera. Frida lo seguiva ovunque andasse e cercava costantemente di attirare la sua attenzione. Diceva a tutti che l’avrebbe sposato... e alla fine questo si avverò. Ma prima Frida dovette attraversare un vero e proprio inferno.
Nel 1925 Frida ebbe infatti un terribile incidente. L’autobus sul quale stava tornando a casa si scontrò con un tram. Una delle sbarre di ferro presenti sull'autobus ferì gravemente la ragazza, danneggiandole l’utero e rompendole varie ossa. La sua colonna vertebrale si spezzò in tre punti, la gamba destra venne fratturata e molte delle sue costole si ruppero. I medici si erano quasi arresi ma, dopo aver fatto più di trenta operazioni, Frida riuscì a sopravvivere. Per un anno intero fu costretta a restare a letto immobile e, quando finalmente riuscì ad alzarsi, scoprì di non poter più avere figli: questo fu uno dei fatti più dolorosi della sua vita e al quale dedicò moltissimi strazianti quadri. In questo periodo difficile, Diego Rivera le fu accanto e, proprio grazie a lui, Frida riuscì a rialzarsi e soprattutto a scoprire il suo talento per la pittura.
La passionale relazione di Diego e Frida sfociò in un matrimonio nel 1929: lei aveva 22 anni, lui 43. Non era solo la pittura ad unirli, ma anche gli ideali comunisti.
La tumultuosa vita coniugale delle due straordinarie personalità diventò leggenda. Diego amava le donne, come lui stesso disse in un’intervista, non poteva averne solo una, quindi tradiva spesso la moglie. Frida lo sapeva, ma non poteva farci nulla. A questo proposito, divenne famoso uno dei suoi ultimi aforismi: “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera”.
Nel 1937, il rivoluzionario russo Lev Trotsky entrò nella vita della Kahlo. In fuga dalle persecuzioni della sua patria, si rifugiò in Messico, dove venne benevolmente accolto nella casa di Diego e Frida. Ci sono tante leggende sulla relazione di Trotsky e Frida, ma quanto siano vere ci è sconosciuto.
Nel 1939, le opere della Kahlo furono ammirate per la prima volta in Europa: molti dei suoi dipinti vennero mostrati a Parigi come parte di una mostra d’arte messicana. Ebbero una grandissima risonanza e un’opera venne inoltre acquistata dal Louvre. Allo stesso tempo, i problemi di salute di Frida peggiorarono. Le potenti sostanze narcotiche che Frida prendeva per ridurre il dolore che provava da tutta la vita, a causa della sua colonna vertebrale spezzata, alterarono il suo umore con frequenti squilibri e, dopo poco tempo, non furono più efficaci.
Nel 1950, Frida si sottopose ad un’ennesima operazione di chirurgia spinale, dopo la quale trascorse un mese in ospedale. Non era più in grado di muoversi autonomamente e fu costretta ad utilizzare una sedia a rotelle. Poco dopo, Frida perse la gamba destra.
Nel 1953, una grande mostra dedicata a Frida fu organizzata in Messico. Fu portata in galleria direttamente dall’ospedale. Nonostante le sue condizioni di salute gravi, l’artista trovò la forza di cantare e divertirsi.
Il 13 luglio 1954, Frida Kahlo morì di polmonite.
Alcuni amici dell'artista suggerirono che un'overdose fosse stata la vera causa della morte, ma non ci furono prove per questa versione. Tutti gli artisti di spicco e il presidente messicano Lazaro Cardenas parteciparono alla cerimonia di commiato per Frida.
Nonostante la vita piena di sofferenza e dolore, lei fu una personalità libera ed estroversa: fumava molto, beveva troppo alcol, cantava canzoni oscene ed era apertamente bisessuale.
Molti ammirano i suoi dipinti che in altri provocano invece disgusto, ma una cosa è chiara: fu una donna straordinaria.
Gvosdiezcha Tatiana, III C LSA
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