“Buongiorno a tutti i presenti, siamo qui per affrontare uno dei problemi che affliggono maggiormente il nostro Pianeta ora più che mai: l’immigrazione.
Solo nell’ultimo anno circa 244 milioni di persone, provenienti per lo più da Paesi in via di sviluppo, sono emigrate, principalmente a causa di guerre e mancanza di mezzi di sostentamento, quali cibo, lavoro e cure.
È doveroso affrontare e risolvere le conseguenze ed i problemi che provoca il fenomeno. Per poter realizzare ciò è necessario comprenderne la radice, la vera causa, da cui si diramano questi ingenti flussi migratori. Non basta sedersi a tavolino e, ancor di più, giudicare ciò che ci si presenta in apparenza, ma occorre porsi nell’ottica di coloro che vedono la loro vita andare in fumo in un attimo.
Ciò che in primis spinge un’abbondante parte di popolazione ad allontanarsi dalla terra d’origine e stravolgere completamente la propria vita e le proprie abitudini, sono sicuramente problematiche dovute alla mancanza dei fondamenti che permettano ad una persona di realizzarsi, di vivere come realmente andrebbe fatto.
Dunque, per arginare questo fenomeno, bisogna focalizzare l’attenzione sul Paese da cui queste persone fuggono alla ricerca di un luogo migliore in cui abitare, in cui poter costruire una famiglia, in cui poter consolidare la propria esistenza.
Sappiamo tutti che per vivere occorrono cibo e cure, in assenza di essi si tratta semplicemente di una lotta per la sopravvivenza. Pur ammettendo la presenza di questi due beni, senza un lavoro non ce li si potrebbe permettere. Perciò, per garantire una vita migliore a queste persone, evitando loro l’emigrazione, è necessario aiutare questi stati a svilupparsi, introducendo ciò che di primario serve e, soprattutto, conferendo loro quei mezzi che permettano di andare avanti autonomamente, come scuole in cui crescere e poter formare il proprio essere.
Come abbiamo notato nel corso del tempo, solo le persone istruite sono capaci di decidere il proprio destino e dare un volto concreto al futuro. Se ognuno avesse la possibilità di studiare ed imparare, ci sarebbe speranza per un mondo migliore per tutti.
Bisogna puntare maggiormente sull’istruzione e sull’educazione, perché è ciò che rende un uomo libero, capace di agire secondo il proprio pensiero e la propria volontà.
Per raggiungere questo obiettivo serve la collaborazione di ognuno, poichè non possiamo ignorare ciò che accade. Tutti sappiamo parlare, ma solamente attraverso le parole non sempre si raggiunge lo scopo: qui serve l’azione. Solo se siamo tutti uniti come persone e come esseri, possiamo realmente cambiare il corso delle cose.
Mettiamo da parte il colore della pelle, la religione, la cultura e le differenze che ci separano, ma poniamo attenzione alle cose che ci uniscono, solo così potremo far fronte a questo problema che coinvolge l’intera umanità. Uno stato da solo non può nulla in confronto ad un mondo intero, tanti stati uniti possono fare la differenza. Noi come esseri dobbiamo mettere in gioco tutto ciò che è in nostro potere per avere il meglio che la vita ha da offrire, sapendo che non siamo soli contro tutto.
Siamo persone e, in quanto tali, meritiamo il massimo e non lo dobbiamo sprecare uccidendoci l’un l’altro, ma ricordandoci che siamo uomini e, da tali, meritiamo una vita vera.
Infatti, così come l’essere è e non può non essere, la vita è e non può non esserlo.”
Denys Carbini e Lucia Grandoni III C
Questo sito è stato realizzato con Jimdo! Registra il tuo sito gratis su https://it.jimdo.com