LA NATURA CHE SOPRAVVIVE AL FUOCO

Alcuni vegetali non potrebbero vivere senza gli incendi boschivi. Stiamo parlando di alcune specie di pini che per mettere le prime radici hanno bisogno del fuoco, l’elemento di distruzione per eccellenza. 

Ma come sappiamo i gravi danni che può recare all’ecosistema possono avere effetti devastanti.

Ciò è dovuto alla velocissima diffusione del fuoco in ambienti aridi, ma una volta spento, la fauna e la flora reagiscono dando inizio al processo di successione ecologica.

Gli stadi di “riconquista” del terreno perduto dipendono dall’area bruciata per le differenti specie che popolano l’habitat.

La prima colonizzazione viene fatta dai vegetali che non muoiono e riescono a riprendere il ciclo vitale con nuovi germogli.

La resistenza al fuoco può essere dovuta ad una corteccia spessa o alla presenza di radici che permettono di far spuntare i primi rametti o agli stessi semi che essendo ignifughi germogliano solo dopo l’incendio.

Il sottobosco composto di piante erbacee a rapida crescita prepara così il terreno per altre specie più robuste e legnose.

In qualche anno il bosco si ripopola di flora e anche la fauna non tarderà ad arrivare.

Gli insetti sono attratti dal polline delle nuove fioriture; seguendo poi la catena alimentare gli uccelli insettivori inizieranno a frequentare la zona e per ultimi arriveranno anche felini e mammiferi.

La natura non smetterà mai di stupirci, alcuni suoi misteri sono tuttora da scoprire… e l’uomo ha ancora molto da imparare.

 Leonardo Ranocchi IIIC