L'importanza del latino nelle scuole ad indirizzo scientifico

Rimane attuale uno dei principali dibattiti che in passato hanno animato la scuola italiana, quello sull’utilità o meno della lingua latina nei licei ad indirizzo scientifico. Il latino è previsto nei licei scientifici dalla normativa scolastica, anche se c’è chi crede che questa lingua sia ormai inutile al giorno d’oggi. I sostenitori del latino hanno numerose argomentazioni a favore di questa lingua: il latino è la lingua madre dell’italiano e non solo; studiarlo significa imparare come è nata la nostra lingua e come è cambiata nel tempo; inoltre il latino, ancora oggi è considerata la lingua della scienza -il biologo, ad esempio, parla di esperimento in vitro, il medico di angina pectoris o di ictus- e fino a un secolo fa era la lingua utilizzata dagli scienziati per scambiarsi idee e informazioni, al pari dell’inglese oggi. Studi scientifici hanno dimostrato che lo studio del latino incrementa le capacità logiche e di ragionamento degli studenti, aiutandoli anche nelle altre materie come la matematica, per esempio. Inoltre insegna agli studenti come è nata la nostra cultura odierna, perché essa ha origini antiche e secondo gli storici già al tempo dei romani si erano delineati i tratti di quella che sarebbe stata la cultura occidentale. Invece gli oppositori del latino credono che il latino, essendo una lingua antica e morta, non sia una materia da liceo scientifico, ma più da liceo classico e che eliminandolo si concederebbero più ore alle altre materie d’indirizzo. Inoltre essi sostengono che il latino non sia più la lingua della scienza e degli scienziati perché sarebbe stato soppiantato dalla nuova lingua internazionale, l’inglese. Queste argomentazioni, seppure in un certo modo convincenti, non sono totalmente veritiere. In primo luogo il latino non è una lingua morta, infatti è la lingua ufficiale dello Stato Vaticano, inoltre il latino è una lingua molto legata alla scienza: gli scritti dei primi scienziati e medici furono redatti in latino e sono arrivati fino a noi sotto questa forma. Invece si può dire che il latino sia stato sostituito dall’inglese come lingua internazionale, ma esso rimane il caposaldo del linguaggio scientifico. In conclusione, a mio parere, il latino deve rimanere anche nei licei a indirizzo scientifico e anzi dovrebbe essere valorizzato, visto il ruolo che ha nell’ambiente scientifico e visto che è la lingua madre di alcune tra le lingue più parlate del mondo.

 

Filippo Valeri II B