Cooperative Learning, Flipped classroom, Learning by doing, impresa simulata... metodi didattici che veleggiano sull’onda dell’innovazione tra i banchi di scuola e nei corsi formativi per docenti, ma che troppo spesso rimangono lì, fissi nella teoria e poco applicati nella prassi. Non è il caso del Liceo Laurana Baldi, che consapevole della necessità di modernizzare una didattica in grado di stimolare e rendere protagonisti i ragazzi, traduce quotidianamente le nuove teorie d’apprendimento in approcci e metodologie innovative. Una scuola Giano bifronte, che come il dio romano, guarda al futuro e insieme al passato, che mira alle nuove forme, mantenendo le solide fondamenta della cultura stampo scientifico e umanistico.
Ed ecco i risultati empirici: la nascita del LAB, giornale digitale d’Istituto che ha ricevuto una menzione speciale dall’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche nel concorso “Progetti digitali AICA Orienta Marche” per l’innovazione, l’originalità e la creatività del progetto di alternanza scuola-lavoro in impresa simulata: sviluppato dai ragazzi dell’attuale 4c - dalla piattaforma digitale alla quotidiana stesura di articoli- con la guida delle referenti prof.sse Fabiana Ciacci e Silvia Lini, il giornale online permette di affinare competenze informatiche e linguistico-comunicative che si fondono insieme nei laboratori multimediali, tra cui la nuova aula 3.0. Le classi, trasformate in vere e proprie redazioni giornalistiche, apprendono facendo. Attraverso il metodo del peer tutoring infatti i ragazzi piu’ grandi “passando la consegna” a ai loro compagni, li aiutano ad imparare stimolando abilità di relazione e collaborazione.
E ancora, l’ attenzione verso la letteratura contemporanea nel quinto anno, troppo spesso maltrattata. Con lezioni a classi aperte, i maturandi seguono tutti insieme in un’aula magna, che riproduce il contesto universitario, interessantissime lezioni, spesso frutto della collaborazione tra studenti e docenti.
All’interno delle classi inoltre alla metodologia della lezione partecipata si affianca quella della classe capovolta:lo studente a casa ascolta e memorizza lezioni attraverso video, postcast assegnati dal docente, mentre a scuola, in cattedra insieme alla classe, li elabora e li critica da protagonista attraverso un apprendimento attivo.
Perché una scuola vale se sa trasmettere amore verso il sapere e sa tradurlo in competenze di vita.
Prof.ssa Fabiana Ciacci
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