Un’ardua impresa: quale corso di laurea scegliere

Questo articolo nasce dalla richiesta del professore Mauro De Donatis, docente di Geologia al Campus Scientifico Carlo Bo di Urbino. L'articolo parla del futuro di tutti coloro che tra voi un giorno saranno scienziati e ricercatori, di come esso sia influenzato dalla scuola di adesso e dalla scelta ormai prossima della facoltà a cui iscriversi.

Al giorno d’oggi se studiate in un liceo scientifico probabilmente vi sarete sentiti dire che “le prove di ammissione a medicina sono molto difficili” oppure “è importante che sappiate tutto di chimica e biologia perché sono materia d’esame e sono indispensabili per entrare a medicina”.

Non c’è niente di sbagliato in queste affermazioni: l’esame per entrare a medicina all’università, per chi lo vorrà fare, sarà sicuramente impegnativo e basato sulle conoscenze di chimica e biologia, ma riguardo alle altre facoltà scientifiche? Cosa ne sanno gli studenti dello scientifico?

A differenza delle facoltà di medicina e farmaceutica e quelle di biologia, le altre scienze naturali sono poco popolari tra i neodiplomati e le iscrizioni a queste facoltà ne risentono.

Secondo il professore le ragioni di questa differenza di popolarità tra le materie scientifiche si possono in buona parte attribuire alla scuola stessa: ai programmi dei licei e istituti a indirizzo scientifico che, relativamente al campo delle scienze naturali, si concentrano molto di più sull’insegnamento di biologia e anatomia che di qualsiasi altra scienza naturale. Inoltre, gli stessi professori alle superiori sono quasi unicamente laureati in Medicina e, soprattutto, Biologia.

Questa differenza di interesse e di conoscenza dei giovani riguardo le scienze naturali non si conclude con la scelta di una facoltà al posto di un’altra, ma ne derivano anche lo sviluppo e il progresso in tali campi scientifici, e, aspetto ancora più importante, la consapevolezza comune dell’importanza di avere degli esperti scientifici in campo professionale e lavorativo.

Mi spiego meglio.

Quando si è malati solitamente si chiede al medico di farsi curare. Il medico ha studiato Medicina e si è laureato per fare quel preciso lavoro. E’ anche vero che il laureato in biologia ha studiato Medicina, almeno in parte. Però nessuno va a chiedere al biologo di essere curato.

Questo perché, nonostante abbiano conoscenze in comune, il biologo non ha studiato come curare le persone. Mentre il medico non ha studiato gli altri esseri viventi come lo ha fatto il biologo.

E così come per biologi e medici, che hanno conoscenze specifiche, quando si vuole costruire una casa, bisogna chiedere al geologo se il luogo e il terreno siano adatti, anche se l'ingegnere ha studiato un po' di Geologia.

E considerando l'effetto dei terremoti degli ultimi anni sul nostro territorio, dovremmo esserne tutti più che convinti.

Se c'è bisogno sia di medici che di biologi specializzati, allora sarà meglio cominciare a rifornirsi anche di geologi e astronomi e ingegneri con competenze specialistiche.

 

Secondo i sondaggi svolti qua al Liceo Laurana, tra i ragazzi che quest’anno sosterranno l’esame di 5°, il 26%  l’anno prossimo andrà a studiare in una facoltà di medicina o di biologia, l'11% scienze naturali, l'11% matematica o fisica e il restante 52% andrà all'università a studiare in altre facoltà.

Tiago De Donatis III C