Webtrotter: la bellezza del gioco di squadra

Anche quest’anno la prof Belotti ha proposto ad alcune classi di partecipare alla gara a squadre denominata Webtrotter, una gara organizzata dal Miur in collaborazione con l’Associazione italiana per l’Informatica ed il calcolo automatico (Aica) rivolta agli studenti dei primi tre anni delle scuole superiori. La gara consiste nel rispondere alle domande proposte attraverso la ricerca intelligente di dati e informazioni in rete, ricerca che coinvolge sia le discipline umanistiche che quelle scientifiche.

“Avevo già partecipato a questa gara gli anni precedenti” -  dice un’alunna -  “e ricordando di essermi divertita molto, ho voluto rimettermi in gioco. Il giorno della gara abbiamo portato tablet o smartphone per organizzarci al meglio nella ricerca delle soluzioni ,  eravamo abbastanza agitati prima di cominciare, ma anche pronti e determinati a vincere”.

Gli studenti si sono messi a sedere nelle loro postazioni pronti a cliccare sull’icona START ed hanno iniziato la gara con determinazione. All’inizio si sono soffermati molto su ogni domanda ma poi, arrivati a metà del tempo circa, si sono resi conto che mancavano ancora molti quesiti, quindi hanno accelerato il passo. Sono diventati sempre più coordinati tra di loro, ben organizzati e concentrati. Alla fine è stata una battaglia contro il tempo, perché non sapevano se sarebbero riusciti a finire, avevano molta adrenalina in corpo e le ultime domande le hanno fatte molto di fretta ma sono riusciti ugualmente nel loro intento. Finita la gara hanno tirato un sospiro di sollievo. Un’alunna, alla fine, ha detto: “Da una parte eravamo forse un po’ tristi perché era finito tutto proprio mentre ci stavamo divertendo di più. Però, dall’altra, eravamo molto contenti di aver partecipato, perché, pur essendo configurata anche come gara, rimane prima di tutto un’esperienza”. Un progetto che ha permesso ai partecipanti di sviluppare le loro capacità di individuare le parole chiave, di usare i connettivi logici, di saper valutare le fonti, o anche di condurre una ricerca per immagini, leggere le mappe di Google Maps.

È proprio questo l’obiettivo della gara proposta appositamente per i giovani studenti che utilizzano internet quotidianamente. Dopo un paio di giorni, la prof Belotti ha comunicato ai ragazzi che a breve sarebbero usciti i risultati. L’adrenalina é tornata per la voglia di conoscere la loro posizione in classifica. “Abbiamo passato la mattinata a consultare il sito, ed ecco che lo sguardo cade sui nomi delle nostre squadre: due gruppi erano passati alla gara finale” racconta una studentessa. Consapevoli di questo, l’adrenalina si è trasformata in entusiasmo e felicità. I partecipanti erano veramente soddisfatti del lavoro svolto. Il piacere di dover cimentarsi nella fase successiva della gara li ha seguiti fino al giorno stabilito. La giornata si è svolta allo stesso modo della precedente, ma con una determinazione ancora maggiore. In questa seconda fase i ragazzi dicono di essere riusciti ad organizzare meglio il tempo. “Abbiamo risposto alle domande con molta rapidità, anche se su alcune ci siamo soffermati di più, forse per la difficoltà sia di trovare le risposte giuste, sia di elaborare i dati fornitici. Anche questa volta è stata una corsa contro il tempo e le sensazioni erano le stesse”. Questa gara è una opportunità di collaborazione tra gli studenti, proprio perché si cerca insieme di capire le domande, si ragiona e ci si confronta e insieme si scelgono le risposte, con un senso di soddisfazione per le capacità che si mettono in campo e per il lavoro svolto. “Insieme secondo me è una delle parole più belle che esistano, perché significa che nessuno ti abbandonerà, ma finirà quello che ha iniziato con te, stando al tuo fianco”. 

Suriani Silvia, Carboni Cristian III C