Incontro con il campione italiano paralimpico Michele
Baldelli
E’ incredibile come colpisca il sorriso di Michele...
Sabato 12 gennaio 2019, le classi I A, II B e III D si sono recate nell’Aula Magna del Liceo Scientifico “Laurana-Baldi” per l’incontro con Michele Baldelli, campione paralimpico, nell’ambito del progetto “@atuttocuore-percorsi di benessere,
prevenzione e cittadinanza” promosso dal nostro Istituto a cura della prof.ssa Angiola Di Carlo.
Accompagnato dalla sua guida, Michele Baldelli ha raccontato la sua esperienza di uomo e atleta non vedente: appena nato, infatti, gli viene diagnosticato un glaucoma congenito; i primi problemi collegati alla malattia si presentano in età scolare e peggiorano, tanto da portarlo, in seconda superiore, ad abbandonare gli studi.
A colpirci, la serenità con cui racconta anche del difficile rapporto con i genitori, che avrebbe voluto sentire maggiormente vicini, ma sente allontanarsi proprio quando decide di lasciare la scuola a causa delle sue difficoltà, nonostante, in seguito, gli venga offerta dal Comune di Pesaro l’opportunità di frequentare un corso per diventare centralinista telefonico insieme ad altri ragazzi con disabilità. Questa situazione lo porta a trascorrere due anni di profonda depressione, dovuta anche al progressivo aggravarsi della malattia.
La svolta avviene quando, ascoltando una televendita, decide di acquistare un tapis roulant. In soli due anni, passa dal semplice camminare al correre, tanto da bruciare due motori. Nel frattempo viene ricontattato dall’Ufficio dei centralinisti di Pesaro
per la disponibilità di un posto di lavoro. Inoltre, grazie ad un suo amico, incontra una donna che sarebbe poi diventata sua moglie: è l’inizio di un periodo per lui molto felice.
Durante una cena a casa della suocera, conosce un corridore podista che, scoperta la sua passione, gli propone di provare a correre su strada. L’ambiente differente, i rumori, l’aria pulita e altri fattori a cui noi non presteremmo attenzione hanno su di lui un grande effetto, e lo fanno appassionare ulteriormente.
Con Pietro, la sua prima guida, inizia a gareggiare fino ad arrivare a livello nazionale. Quando, però, il suo mentore, per problematiche fisiche, non riesce più a correre con lui, la moglie decide di mandare un’e-mail a tutte le società sportive nei dintorni di Pesaro. La richiesta viene subito accettata da una nuova guida, Andrea, e così Michele inizia a gareggiare.
Vince tutte le competizioni a cui partecipa, e in tempi da record diventa campione italiano, dimostrando così che non bisogna mai mollare neanche davanti alle più grandi difficoltà.
Ciò che ci ha davvero impressionato di lui è come, nonostante la malattia e tutte le sue conseguenze, abbia continuato a vivere la sua vita al massimo e sempre con il sorriso, risollevandosi dai momenti più difficili. Al di là delle vittorie, è la sua forza di volontà ad essere l’aspetto di lui che abbiamo ammirato: la sua esperienza dovrebbe essere conosciuta da tutti per spronare chi, in una situazione difficile, è tentato di gettare la spugna.
Vai, Michele, continua così e racconta a tutti la tua storia!
Romanello Giuseppe e Santoni Nicolò, III C LSA
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