Il Liceo "Laurana-Baldi" Incontra Lia Levi

“La sensibilità di questi ragazzi mi ha emozionata”. E’ con queste parole che la giornalista e scrittrice Lia Levi ha espresso il suo stupore di fronte agli studenti del Liceo Laurana Baldi che, la mattina del 20 marzo presso il teatro Sanzio, l’hanno accolta a conclusione del progetto del dipartimento di lettere  “Rapsodia, incontro con autori contemporanei “, inserito in un più ampio percorso didattico, in collaborazione con il Comune di Urbino  “Shoah. Ieri oggi domani”.

“Questo  modo innovativo di fare scuola, basato su lezioni a classi capovolte e aperte” ha detto con orgoglio la Dirigente Claudia Guidi , intervenuta all’evento“ quest’anno ha premiato il nostro Liceo con il record storico di iscrizioni”

I ragazzi, organizzatori e relatori dell’evento, all’interno delle classi, hanno letto i testi della scrittrice, Una Bambina e basta e Questa sera è già domani, vincitore del premio strega giovani 2018, soffermandosi  sull’analisi delle leggi razziali in Italia, di cui lo scorso settembre si è celebrato il triste anniversario.

E attraverso letture, commenti, domande e curiosità, ha preso vita un acceso il dibattito  con l’autrice costruito su parole come dignità e unicità dell’essere umano.

“Ho vissuto con gli occhi di una bambina ingenua le discriminazioni razziali, non comprendendo allora certe scelte dei miei genitori” ha raccontato Lia Levi  “era vietato per noi ebrei partecipare a eventi sociali, ma io pensavo che mia madre mi avesse impedito la gara di castelli di sabbia, perché  non ero abbastanza brava.” 

“ Leggere come la vita di queste persone, all’improvviso, anche nei semplici gesti quotidiani, sia stata stravolta  mi ha fatto comprendere la crudeltà insensata di questo passato che noi ragazzi dobbiamo ricordare per combattere le ingiustizie del presente” ha commentato uno studente.

E Lia Levi ne è stata un esempio. In una lettera inviata a se stessa da piccola ha scritto: “Lia, ricordati da grande di diventare scrittrice e raccontare ciò che è accaduto”.  Perché solo attraverso la memoria  la verità dei sentimenti si universalizza.

 

Prof.ssa Fabiana Ciacci