Il 27 settembre 2019 si è svolto il terzo sciopero globale per il clima. L’organizzazione FridaysForFuture di Urbino, in collaborazione con il gruppo di Fano, ha partecipato alla manifestazione della medesima città.
Questa iniziativa mondiale, è stata promossa dalla giovane attivista svedese per lo sviluppo sostenibile Greta Thunberg, che da tempo lotta, insieme ad altri milioni di studenti, contro i cambiamenti climatici.
Lo sciopero è iniziato alle ore 08:30 e, già da allora, la grande affluenza era molto evidente: i manifestanti riuniti erano più di 600, tutti muniti di slogan ambientalisti, rendendo, così, le vie di Fano colorate di verde, un verde che rappresenta la speranza che si verifichino cambiamenti positivi per il bene di tutti. Non si è trattato solo di studenti, ma anche di professori, lavoratori e, addirittura, del sindaco di Fano, Massimo Seri, e del Professore di Botanica presso l’Università Politecnica delle Marche, Fabio Taffetani.
Durante la manifestazione, gli argomenti trattati sono stati dei più importanti e, in particolare, si è toccata la necessità di agire subito, in quanto non c’è più tempo.
Le nostre richieste sono state prese con serietà: la città di Fano ha considerato l’opzione di dichiarare l’emergenza climatica, sensibilizzando così la popolazione sulla tutela dell’ambiente.
Nei giorni successivi alla manifestazione, abbiamo raccolto alcune testimonianze di studenti e professori del nostro Istituto.
A parlare è la prof.ssa Silvia Cerboni Baiardi, in risposta alla domanda da noi posta “Viviamo la maggior parte del nostro tempo tra i banchi di scuola, come possiamo rendere questo luogo più ecosostenibile?”: “Utilizzare le borracce che la scuola sta tentando di procurare ad ogni studente è sicuramente un’alternativa più efficace rispetto alle semplici bottigliette di plastica. Non eliminerei solo le bottiglie, ma anche i bicchieri che forniscono le macchinette del caffè.”. Alla domanda “Secondo lei, sarebbe bene promuovere dei progetti che riguardino lo sviluppo eco-sostenibile?”, la prof.ssa ha replicato: “Assolutamente sì. Già negli anni passati sono venuti nella nostra scuola degli esperti a parlare di questa tematica e forse quest’anno riusciremo a promuovere un progetto su questo tema, dove i ragazzi del triennio si vedranno coinvolti.”
A parlare ora è una ragazza della classe II A LSO, rispondendo al quesito “Quali sono, secondo te, delle proposte che potremmo sottoporre ai rappresentanti d’Istituto, o comunque alla totalità della nostra scuola?”, dice: “Innanzitutto, la possibilità di fare la raccolta differenziata all’interno di ogni classe e, poi, l’utilizzo del motore di ricerca Ecosia, che permette di piantare un albero ogni sessanta ricerche effettuate con questo. Anche il sistema di riscaldamento andrebbe rivisto: l’anno scorso, nel mese di maggio, con quasi 27 °C, i termosifoni risultavano ancora accesi, andando a creare un enorme spreco di energia!”
Le proposte ed i conseguenti cambiamenti partono tutti dalla nostra generazione e non dobbiamo assolutamente aver timore di proporre al mondo degli adulti tutto ciò che riteniamo sia corretto per noi, perché noi tutti, anche con una piccola azione, possiamo fare una grande differenza.
Sama Aali e Gianmarco Rombaldoni, IV C LSA
Video realizzato da Anita Cerboni Bajardi, studentessa del Liceo scientifico Laurana-Baldi.
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