Mercoledì 21 novembre 2018 le classi IIIA, IIIB, IIIC e VB del Liceo Scientifico “Laurana-Baldi” hanno partecipato al seminario “La Fisica Astroparticellare”, tenutosi in Aula Magna e presentato da Filippo Martelli, Professore nel Dipartimento di Scienze Pure e Applicate presso l’Università degli Studi di Urbino.
Ma che cos’è l’Astronomia Particellare?
L’Astronomia Particellare è quella scienza che unisce l’Astrofisica con la Fisica delle Particelle Elementari. La prima studia, attraverso telescopi ottici, l’Universo, ovvero tutto ciò che è “grande”. La seconda invece si occupa delle leggi che regolano le interazioni fondamentali e l’intima struttura della materia, ossia ciò che è “piccolo”.
Il prof. Martelli ha parlato delle forze fondamentali che regolano l’Universo: la gravità, presente quando c’è massa; la forza elettrica, costituita da una carica positiva e una negativa, le quali cariche si attraggono se sono opposte e si respingono se sono uguali; l’elettromagnetismo, responsabile dei legami chimici; e infine l’interazione debole, cioè il “motore” che fa funzionare le stelle.
Queste interazioni sono presenti anche all’interno di un atomo, costituito da Quark, e in ordine di influenza sono: interazione di colore, interazione di elettromagnetismo, interazione debole e interazione di gravità.
In seguito si è parlato della luce, della sua lunghezza d’onda e frequenza. Si è visto come, analizzando la luce emessa dalle stelle, in particolar modo il loro colore, ne ricaviamo la loro temperatura. Inoltre, attraverso appositi strumenti in grado di rilevare onde emesse nello spettro del visibile (onde radio, ultravioletti, infrarossi, raggi X e gamma), studiamo la nascita, la vita e la morte delle stelle. Nonostante ciò, in tutto l’Universo la parte di materia ordinaria che conosciamo corrisponde solo al 4%; il resto è costituito da materia ed energia oscura, che sono la causa della continua espansione dell’Universo ma di cui ancora non conosciamo nulla.
Il 17 agosto 2017 segna una data fondamentale nel campo della ricerca: sono state infatti individuate le onde gravitazionali, una perturbazione dello spazio-tempo che si propaga con caratteristiche ondulatorie. Tutto ciò è stato possibile grazie alla cooperazione del rivelatore italiano VIRGO che si trova a Pisa, con il rilevatore statunitense LIGO. Questa scoperta, come ha più volte sottolineato il prof. Martelli, è davvero straordinaria e può essere considerata “un paio di occhiali da vista spalancati sull'Universo”.
Riminucci Luca, III C LSA
Questo sito è stato realizzato con Jimdo! Registra il tuo sito gratis su https://it.jimdo.com